FOTOGRAFARE non significa SEMPLICEMENTE riprodurre la Realtà
In questo breve articolo voglio soffermarmi solo su tre punti, che erano i punti fondamentali della fotografia quando si utilizzava la fotocamera analogica e la pellicola ed ancor di più oggi, con le macchine digitali: la macchina fotografica digitale è lo strumento che si interpone tra la nostra sensibilità e la realtà che vogliamo interpretare.
- Luce/Esposizione
- Diaframma
- Tempi
La macchina fotografica, il suo obbiettivo, il diaframma dell’obbiettivo si comportano esattamente come l’occhio umano.
Fotografia significa: “scrittura con la luce”.
In funzione della quantità di luce che abbiamo in un determinato ambiente, sul nostro soggetto da fotografare, dobbiamo regolare l’Esposizione, cioè mettere in “sintonia” il Diaframma ed il Tempo di Esposizione. L’apertura del Diaframma, come la pupilla, regola la quantità di luce che facciamo passare dall’obbiettivo al sensore della macchina. Il Tempo regola per quanto tempo il Diaframma deve rimanere aperto per far passare la luce, quindi la quantità di luce che colpirà il sensore.
Sulle macchine fotografiche digitali vi sono diverse possibilità di regolazione per questi parametri (Diaframma/Tempo, Esposizione, Regolazione del Bianco, compensazioni varie.)
Automatismo Totale permette di avere una regolazione totalmente automatica e questa è l’unica opzione che si deve assolutamente evitare, a meno che non si sia un reporter e si stia assistendo alla scena improvvisa del Primo Ministro che sta cadendo dalla scaletta dell’aereo. Perché si deve evitare?. Si deve evitare perché l’utilizzo di questa funzione rende la fotografia completamente impersonale. Sarebbe esattamente la medesima se dovessi scattarla io, un ragazzino od il mio boxer Igor. Una foto di qualità discreta, ma totalmente impersonale, esattamente come quando si scatta col cellulare. Quando si usa la macchina fotografica in totale automatismo è come se al suo interno, nel sensore, vi fossero centinaia di Giapponesi che si mettono ad elaborare milioni d’informazioni, milioni di logaritmi matematici… ed alla fine, ecco la foto. Una buona foto, ma ibrida ed impersonale… Una tra tante. Inoltre, in condizioni particolari, se si usa la macchina in automatico, la foto non riesce e ci vuole l’intervento del fotografo per modificare i parametri che l’automatismo della fotocamera erroneamente rileva.
Automatismo a priorità di Tempo. Con questa funzione il fotografo imposta il Tempo con cui la macchina deve aprire e chiudere il Diaframma e la macchina imposta, di conseguenza, il Diaframma. Con l’esperienza il fotografo sa che si deve usare 1/125. di secondo se il soggetto si muove lentamente, se c’è una luce diurna, oppure se il soggetto è statico, ad esempio un palazzo. In questo caso si può scendere anche ad 1/60. di secondo, ricordandosi che, per non avere delle foto mosse, il tempo non deve essere MAI inferiore alla lunghezza focale dell’obbiettivo. Per esempio 1/60. di secondo utilizzando un obbiettivo di 50 mm od 1/125. di secondo utilizzando un piccolo teleobbiettivo da 85 mm od un 105 mm, questi ultimi due sono gli obbiettivi classici per i ritratti. Per soggetti in movimento rapido si utilizzerà un tempo veloce: 1/250. od anche molto più alti: fino a 1/4000. di secondo se si volessero, ad esempio, congelare gli spruzzi di una onda o le gocce di una fontana, od il riso lanciato agli sposi fuori da una Chiesa, od una bella Maserati sfrecciante su un’autostrada tedesca. Si dovrà invece usare un Tempo più lento se si volesse dare il senso del movimento, far vedere lo scroscio dell’acqua, la traiettoria del riso degli Sposi o la scia della Maserati. In tutti questi casi sarà la macchina a scegliere il Diaframma più adatto in funzione del Tempo che il fotografo avrà impostato.
Personalmente, se dovessi utilizzare uno di questi automatismi, preferirei utilizzare l’Automatismo a priorità di Diaframma. Con questo automatismo il fotografo sceglie il Diaframma e la macchina imposta il Tempo. Perché prediligo questo sistema?. Il Diaframma è molto importante perché “giocando” sulla sua regolazione si lavora sulla profondità di campo. Si possono provocare degli effetti particolari sulla fotografia. Ad esempio nei ritratti: utilizzando un Diaframma aperto: 1.4 o 1.8 si crea quell’effetto dove il soggetto è a fuoco, ma lo sfondo o quello che c’è davanti al soggetto sarà sfocato.
Regolazione Manuale. Con la funzione Manuale è il fotografo a scegliere sia il Diaframma che il Tempo. È la funzione principe del fotografo, che gli permette di impostare la fotocamera come meglio ritiene per ottenere l’effetto desiderato: dallo scatto alla fotografia.
Nelle fotocamere digitali si hanno altre numerose utilissime funzioni, tra le quali, la regolazione del “bianco”. Anche questa funzione può essere sia in automatico che manuale…, ma questa è un’altra storia.
Qui di seguito alcuni scatti che evidenziano quanto esposto fin qui.
Spero che questa veloce carrellata su alcune funzioni della macchina digitale possano avervi incuriosito e portarvi ad approfondirne aspetti ed utilizzo.
Io sarò felice di ricevervi nel mio stand n. 15 presso il Museo MilleMiglia il 5/6 Oct. e l’11/12 Gennaio 2020 per poter magari discorrere insieme su altre tematiche prendendo spunto anche delle mie foto che saranno esposte nello stand.
Esempio di Profondità di Campo. Ho utilizzato il Diaframma 5,6, un Tempo di 1/125” ed una focale di 340 mm
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Esempio di Profondità di Campo. Ho utilizzato il Diaframma 5,6, un Tempo di 1/125” ed una focale di 160 mm
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Esempio di Profondità di Campo. Ho utilizzato il Diaframma 5,6, un Tempo di 1/125” ed una focale di 400 mm
Pf.4
Esempio di Profondità di Campo. Ho utilizzato il Diaframma 4, un Tempo di 1/50” ed una focale di 110 mm
Pf. 5
Esempio di Profondità di Campo. Ho utilizzato il Diaframma 11, un Tempo di 1/125” ed una focale di 112 mm
Pf.6
Esempio di Profondità di Campo. Ho utilizzato il Diaframma 4, un Tempo di 1/125” ed una focale di 82 mm
Pf.7
Esempio di Profondità di Campo. Ho utilizzato il Diaframma 4,5, un Tempo di 1/60” ed una focale di 28 mm
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Esempio dell’utilizzo Tempo. Tempo rapido, l’azione, il movimento è congelato. Ho utilizzato il Diaframma 8, un Tempo di 1/400” ed una focale di 86 mm
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Esempio dell’utilizzo Tempo. Tempo Lento, l’azione, il movimento è come un flusso continuo.. Ho utilizzato il Diaframma 22, un Tempo di 1/40” ed una focale di 58 mm
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Esempio dell’utilizzo Tempo/Diaframma. Tempo Lento con diaframma aperto. Profondità di campo ed il tempo lento mettono in risalto lo scroscio dell’acqua. Ho utilizzato il Diaframma 4, un Tempo di 1/125” ed una focale di 55 mm
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Esempio dell’utilizzo Dia/Tempo in Notturno, a mano libera. Con l’esercizio si possono riuscire a fare anche questi scatti, trattenendo il respiro… Ho utilizzato il Diaframma 4,5, un Tempo di 1/30” ed una focale di 38 mm
d.t1